Una panoramica sugli approcci terapeutici d’avanguardia, passando per osteopatia, nutripuntura, fisica quantistica, epigenetica, elettromagnetismo, microimmunoterapia, sistema di credenze, odontoiatria, nutrizione, psicologia, asse intestino-cervello. Il Convegno di sabato 1 e domenica 2 ottobre “L’approccio terapeutico informazionale al sistema immunitario”, presso il Fulcro, si annuncia come l’occasione ideale per approfondire le ultime tendenze e novità nel campo della salute.

L’evento – organizzato in collaborazione con AmeC, con il sostegno della casa di cura Giovanni XXIII e Villa delle Magnolie e grazie allo sponsor Renaco – prevede anche diversi workshop, e l’erogazione dei crediti ECM per ogni area specialistica medica e per tutte le professioni sanitarie.

Qui di seguito una panoramica sui contenuti offerti da alcuni relatori che interverranno al Convegno.


Immunità e sistema vivente: Acqua ed elettromagnetismo, le chiavi della salute. Interdipendenze connettive funzionali e qualità emergenti.

Furlan Iginio, osteopata D.O.

Alla base del sistema immunitario esiste un meccanismo di comunicazione e sinergia tra le strutture corporee che, attraverso meccanismi cognitivi, relaziona e informa vicendevolmente le parti.
La gravità, il campo magnetico terrestre e quelli elettromagnetici interni inducono le discriminanti organizzate che differenziano l’ambiente interno da quello esterno. I messaggi elettromagnetici sfruttano particolari condizioni dell’acqua vivente e la capacità, in condizioni particolari di generare, oltre l’informazione, il reclutamento in fasi di coerenza e risonanza per raggiungere un obiettivo comune.
L’immunità diventa la capacità, generale e selettiva, di organizzare i meccanismi di difesa e tutela mediante una strategia di “mantenimento organizzato multilivello”.


Lo stress ossidativo, la nutrizione e le modifiche cellulari attraverso la microscopia in campo oscuro

Dott. Simone Zoccarato, medico veterinario

La microscopia ottica in campo oscuro indaga le caratteristiche di una goccia di sangue appena raccolto; non utilizza reagenti o coloranti, lasciando le cellule inalterate per forma ed attività.
Il sangue è il tessuto connettivo più adatto a rispecchiare lo stato di salute dell’intero organismo.
L’esame fornisce informazioni qualitative e quantitative di carattere predittivo sullo stato di salute, sull’attività del sistema immunitario e sull’efficacia di trattamenti e dello stile di vita, prima tra tutte l’alimentazione e lo stress ossidativo.
Non pretende di sostituirsi alle metodiche diagnostiche convenzionali, ha però particolare valore didattico e consapevolizzante per l’interessato che lo può seguire a video in diretta, sia esso la persona interessata o il proprietario di un animale.


Come rinforzare il sistema immunitario attraverso il cibo

Dott.ssa Elisa Bernardi, biologa nutrizionista

Il nostro corpo è regolato da un orologio biologico: il ritmo circadiano. Alterazioni dell’asse HPA portano come conseguenza la persistenza dell’infiammazione (con un incremento nell’espressione di citochine proinfiammatorie quali IL-2, IL-6 e TNF-α), inibizione dell’insulina, inibizione della tiroide e alterata regolazione del SNS. La conseguente incapacità della reazione neuroimmunoendocrina ad estinguere la flogosi porta ad alterazioni croniche del sistema immunitario con conseguente sviluppo di forme autoimmuni. Recenti studi dimostrano come l’infiammazione cronica dell’intestino altera il GALT (Gut Associated Lymphoid Tissue) portando ad un incremento di patologie come diabete, lupus, sensibilità al glutine, ecc..
Lo stile di vita costituito dal modo di mangiare, dalla qualità del sonno, dall’idratazione, dall’attività fisica e dagli stressor della vita quotidiana, può influire positivamente o negativamente sul ritmo circadiano.


La manipolazione viscero-vasculo-neuro-fasciale come supporto alla funzionalita’ del sistema immunitario

Bonanzinga Roberto, osteopata D.O.

Il sistema immunitario è composto da un numero importante di elementi, è in grado di autoregolarsi, ed è in continuo movimento, possiamo considerarlo come un vero e proprio organo di senso “interno”, ha un ruolo fondamentale nell’autoregolazione del corpo umano, attraverso un costante scambio informazionale con il sistema nervoso e con il sistema neuroendocrino.
L’approccio manuale in questione, trova la sua grande utilità nel portare attenzione ai circuiti strategici nei quali si trova la maggioranza delle cellule immunitarie: la cute che rappresenta l’involucro del nostro corpo ed è la prima barriera da possibili attacchi di antigeni; le mucose che troviamo nella bocca, tonsille, adenoidi, trachea, bronchi, esofago, stomaco, intestino tenue e colon, ghiandola mammaria, utero, vagina, ano che lavorano come un vero e proprio network; il sistema linfatico il quale raccoglie linfa da tutto il corpo, eccezion fatta del cervello che come maggior veicolo di drenaggio linfatico utilizza il liquor cerebrospinale; il sangue il quale nutre tutto l’organismo e contiene grande parte dei linfociti prodotti dai 2,5 kg di midollo osseo del corpo.
Il sistema fasciale (connettivo) rende strutturalmente ognuno di questi sistemi collegato l’uno all’altro, ne deriva che un’aumento di densità a carico del sistema fasciale può avere un forte impatto sulla fisiologia di questi sistemi alterando la funzionalità immunitaria del corpo.
Infezioni, infiammazioni, chirurgie, intossicazioni, traumi diretti e traumi emotivi sono tra le possibili cause per le quali il corpo mette in atto: da parte dei fibroblasti, una produzione di fibre collagene; la sostanza fondamentale da uno stato SOL (soluzione) diventa GEL; l’organizzazione tra fibre collagene ed elastina si modifica riducendo l’elasticità del tessuto. Questi processi sviluppano un aumento di densità al fine di proteggere la zona colpita.
Un aumento di densità della fascia a carico di una struttura del corpo (es.: fascia renale dx) può, attraverso l’instaurarsi di una catena tensiva, alterare la fisiologia di un distretto anche molto distante (es: spazio clavicola-K1dx).
La capacità di ascoltare manualmente il tessuto fasciale permette di comprendere l’organizzazione tensiva del corpo, così da individuare gli aumenti di densità primari che condizionano tutti i sistemi, quindi anche quello immunitario.
Attraverso tecniche specifiche di manipolazione viscero-vasculo-neuro-fasciale è possibile restituire alle strutture coinvolte in aumenti di densità, l’elasticità necessaria al sistema per attivare i meccanismi di autoregolazione psiconeuroendocrinimmunologici.


Come le credenze possono minacciare il sistema immunitario

Dr Roberto Micarelli

L’essere umano è un eccezionale sistema biologico che gestisce le sue performance quotidiane in maniera per lo più inconscia ed automatica, tranne per le funzioni deputate al pensiero e le azioni ad esso correlate, in cui tramite la neo-corteccia costruiamo il nostro apprendimento, il  linguaggio
e quindi la parola e parte della memoria, in un processo del tipo: Stimolo-Pensiero-Emozione-Azione.
All’interno del processo di pensiero rientrano dei filtri molto potenti e condizionanti a livello di risposta comportamentale che sono le credenze.
L’impatto di una credenza (come dimostrano tantissimi esperimenti sull’effetto placebo) è tale spesso da superare l’impatto di un principio attivo.
Le nostre credenze creano la nostra realtà e se questa è disfunzionale, l’impatto a livello di sistema corpo e sistema immunitario può essere notevole.
Studi sulle neuroscienze hanno evidenziato la notevole neuroplasticità del cervello, quindi cambiare si può,  basta avere le giuste strategie per farlo.
“I nostri pensieri danno forma a ciò che noi supponiamo sia la realtà.” Isabel Allende


Il programma completo e le modalità di adesione al convegno sono disponibili qui