Eccoci qui per la seconda puntata dove vi illustreremo i risultati del trattamento Osteopatico su Pazienti affetti da MUS in uno studio multicentrico di casi sperimentali grazie ad una correlazione clinica.
Lo scopo dello studio permette di validare, attraverso un’oggettivazione strumentale, gli effetti del trattamento Osteopatico su Pazienti che presentano sintomi non riconducibili ad una precisa causa, patologia o disturbo da parte della medicina ufficiale (MUS).
Materiali e Metodi:
Sono stati analizzati 108 pazienti, 53 maschi e 55 femmine dagli 8 ai 75 anni, divisi in modalità random in due gruppi da 54 pazienti ciascuno, che denunciavano almeno 4 item nel questionario MUS (Medically Unexplained Symptoms) e presentavano dopo valutazione iniziale all’analisi della composizione corporea un valore di ECW (acqua extracellulare) superiore al 40%.
Le variabili considerate per questo lavoro sono state:
• l’indicatore del grado dei MUS, utilizzando il questionario MUS
• l’angolo di fase, PA(°) e il potassio extracellulare, ECK utilizzando il bioimpedenziometro
Un primo gruppo, Gruppo “1” di 54 pazienti, 28 maschi e 26 femmine dagli 11 ai 75 anni (età media 43,1 anni, ds +/- 15 anni) è stato trattato con tecniche osteopatiche strutturali, cranio-sacrali, fasciali e viscerali, a seconda dell’esigenza scaturita dalla valutazione iniziale.
Un secondo gruppo, Gruppo “2” di 54 pazienti 23 maschi e 31 femmine dagli 8 ai 73 anni (età media 40,6 anni, ds +/- 15 anni) è stato trattato con uno specifico protocollo Osteopatico per il riequilibrio dell’asse HPA (Asse Ipotalamo Ipofisi Surrene).
A tutti i pazienti dei due gruppi veniva analizzata, prima e dopo il primo, e prima del quarto trattamento Osteopatico, la composizione corporea, e somministrato il questionario MUS all’inizio della prima e della quarta seduta di trattamento.
Risultati:
Suddividiamo i risultati in:
a) variazione del numero di item nel questionario dei MUS:
la diminuzione del numero di item nel questionario MUS già dalla terza seduta di trattamento è stata importante (anche se p>0,05) come potete vedere dalla Tabella sottostante
b) variazione dei parametri strumentali PA(°) ed ECK.
Per quanto riguarda PA(°) ci sono stati risultati significativi (P<0,01) con variazioni medie di guadagno dallo 0,63% dopo la prima seduta fino ad un 2,65% dopo la quarta seduta nel Gruppo “1” e dal 12,31% (medio) dopo la prima seduta fino ad un 21,70% (medio) dopo la quarta seduta nel Gruppo “2”.
I valori di ECK (anche se con p>0,05) sono stati di un guadagno medio dello 0,62% dopo la prima seduta e dell’1,33% dopo la quarta seduta nel Gruppo “1”, mentre nel Gruppo “2” i valori medi di guadagno sono stati dell’1,37% dopo la prima seduta e dell’1,36% dopo la quarta seduta.
Conclusione:
L’innovazione tecnologica di strumenti di utilizzo ambulatoriale ha permesso di evidenziare in maniera concreta, quantificando numericamente gli effetti del trattamento Osteopatico, questo lavoro partendo da uno studio di casi sperimentali, evidenzia dei dati che possono dar conferma della validità dell’Osteopatia come approccio ai problemi che alterano lo stato di salute dell’essere umano. Apre inoltre nuove riflessioni in termini di possibilità di realizzare nuovi studi per l’attuazione di protocolli Osteopatici o validazioni di tecniche nei vari ambiti di trattamento dell’Osteopatia.
Nella prossima puntata evidenzieremo il protocollo di trattamento Osteopatico per l’asse HPA
A presto!
Dott. MARCO GAGGIATO D.O.
Bibliografia:
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