Patologia disfunzionale
La patologia disfunzionale dello scafoide sostanzialmente si riduce a due disfunzioni:
– “Disfunzione in rotazione interna o tubercolo alto”
– “Disfunzione in rotazione esterna o tubercolo basso”
Sostanzialmente la maggior parte delle disfunzioni, però, è rappresentata dalla prima tipologia.
La disfunzione in rotazione interna può presentarsi in seguito a un trauma distorsivo del piede, in un piede piatto, o in caso di una successione meccanica discendente.
La sintomatologia è rappresentata da dolore elettivo a livello dello scafoide, nonchè dell’articolazione sottoastragalica.
Alla palpazione il tubercolo risulterà più prominente e alto, mentre la mobilità sarà maggiore nel senso della rotazione interna rispetto all’esterna, il tutto ovviamente in comparazione con il lato opposto.
Nella disfunzione in rotazione esterna è possibile individuare come meccanismo produttore un urto della volta del piede per caduta su un sasso o simile.
La sintomatologia è sostanzialmente sovrapponibile alla precedente, mentre noteremo alla palpazione un tubercolo meno prominente e più basso, in associazione ad una mobilità buona in rotazione esterna e ridotta nell’interna, rispetto al lato opposto.
Valutazione
La palpazione dello scafoide si effettua posizionando il piede in eversione per metterne maggiormente in evidenza il tubercolo posto sul lato mediale.
Lo scafoide può essere reperito partendo dall’astragalo e seguendone i profili superiore o laterale, ovvero partendo dalla porzione distale del piede sul lato mediale immediatamente dopo il primo cuneiforme.
I test di mobilità possono essere eseguiti in posizione prona o supina.
Test di mobilità da prono
E’ la posizione consigliata per l’esecuzione del test ed è sempre comparativa con il controlaterale.
- Il paziente è in posizione prona, il ginocchio è flesso a 90°, la gamba è in appoggio al corpo dell’osteopata, posto omolateralmente con arto inferiore caudale sul lettino.
- La mano craniale dell’Osteopata si posiziona sullo scafoide con presa a pinza pollice-indice sul tubercolo, la mano caudale fissa l’avampiede;
- Con la mano craniale l’Osteopata induce movimenti di salita (verso il lettino) e di discesa (verso il soffitto) del tubercolo dello scafoide;
- Il test può essere eseguito con valutazione rispetto al calcagno, in questo caso la mano craniale impugna il calcagno, mentre la distale agisce sul tubercolo.
- Il test di mobilità valuta la salita e la discesa del tubercolo scafoideo che corrisponde a movimenti di rotazione interna e rotazione esterna dello scafoide.
Test di mobilità da supino
Può essere eseguito singolarmente su un piede o simultaneamente su entrambi.
- L’osteopata posizionato ai piedi del lettino frontalmente al paziente, con presa a pinza pollice-indice sul tubercolo mobilizza quest’ultimo in alto e in basso.