Di seguito una serie di tecniche dirette per il trattamento dello scafoide in relazione alla disfunzione osteopatica da normalizzare.

Tecnica in thrust da prono per scafoide in rotazione interna (tubercolo alto)

Scafoide4_1

  • L’Osteopata è omolaterale all’arto inferiore del paziente
  • il paziente prono con l’arto inferiore flesso a 90° al ginocchio
  • La mano  craniale dell’Osteopata con palmo in appoggio sulla pianta del piede mentre la  mano caudale con l’articolazione metacarpo-falangea del secondo dito sul tubercolo (bordo dell’indice in appoggio sulla parte superiore del tubercolo).
  • La mano craniale induce una flessione dorsale e una abduzione per liberare lo scafoide.
  • L’Osteopata raggiunge la riduzione degli slack ed effettua un  thrust di coppia con la mano caudale che fa eseguire un movimento verso dietro e l’alto (tubercolo spinto plantarmente  e posteriormente) nel senso del recupero in rotazione esterna.

 

 

Tecnica in thrust da supino per scafoide in rotazione interna (tubercolo alto) in dissociazione ai cuneiformi

  • Scafoide4_2Il paziente è disteso  supino con arti gli inferiori estesi;
  • L’Osteopata è in posizione parafrontale al paziente;
  • La mano esterna dell’Osteopata con pollice sulla pianta del piede e 5° dito sull’interlinea di Lisfranc, la mano interna con presa sul calcagno, appoggia l’eminenza tenar sul tubercolo dello scafoide;
  • L’Osteopata effettua un  thrust di coppia, con la mano esterna che induce una flessione dorsale, mentre quella interna in duce una spinta verso il basso sul tubercolo con l’eminenza tenar.

Tecnica in thrust da supino per scafoide in rotazione interna (tubercolo alto) in associazione ai cuneiformi

  • Scafoide4_3Stessa posizione della precedente.
  • Il thrust viene eseguito di coppia inducendo con la mano esterna una leggera flessione  plantare ed eversione del piede.

 

 

Tecnica in thrust da supino per scafoide in rotazione interna (tubercolo alto)

  • Scafoide4_4Il paziente è in posizione supina con ginocchio flesso a 90° e arto inferiore che  viene lasciato cadere lateralmente;
  • L’Osteopata si pone frontalmente e leggermente laterale ai piedi del lettino;
  • La mano cefalica dell’Osteopata blocca con la metacarpo falangea a pinza sul lettino sia l’astragalo (con il pollice), che il calcagno;
  • La mano caudale (dall’esterno) appoggia con il piriforme sulla parte superiore del tubercolo dello scafoide.
  • L’Osteopata esegue un  thrust con la mano esterna verso il riposizionamento del tubercolo ovvero verso il basso.

 

 

Tecnica articolatoria da supino per scafoide in rotazione esterna (tubercolo basso)

  • Scafoide4_5Il paziente è in posizione supina ad arti inferiori estesi, tibia in appoggio sulla coscia dell’Osteopata;
  • L’Osteopata è seduto sul lettino;
  • La mano craniale dell’Osteopata con le dita sulla pianta del piede a livello dell’avampiede, lo afferra dal lato mediale;
  • La mano caudale con il pollice è in appoggio sulla parte inferiore del tubercolo dello scafoide;
  • La mano caudale induce il movimento di normalizzazione del tubercolo nel senso di un suo innalzamento (rotazione esterna dello scafoide);
  • La mano craniale può effettuare a scelta una flessione plantare (tecnica in associazione) o una flessione dorsale (tecnica in dissociazione).

 

 

Tecnica in thrust da supino per scafoide in rotazione esterna (tubercolo basso)

  • Scafoide4_6Il paziente è in posizione supina con ginocchio flesso a 90° e arto inferiore che  viene lasciato cadere lateralmente;
  • La mano cefalica dell’Osteopata blocca con la metacarpo falangea l’astragalo e il calcagno;
  • La mano caudale iè n appoggio sul bordo inferiore del tubercolo con il pisiforme;
  • L’Osteopata esegue un thrust con la mano caudale (interna) verso la risalita del tubercolo.